GUIDE UTILI
COME ACCEDERE AI FONDI EUROPEICOME ACCEDERE AI FONDI EUROPEI
In questa guida provo a dare dei consigli su come accedere ai fondi europei, cercando di fare chiarezza e semplificare per capire come accedere alle diverse tipologie di finanziamento.
Possiamo distinguere i finanziamenti europei in due grandi gruppi:
- i “fondi diretti” che sono emanati, gestiti e controllati direttamente dalla Commissione Europea di Bruxelles;
- i “fondi indiretti” che sono emanati, gestiti e controllati dalle autorità nazionali e regionali (Autorità di Gestione), in base alle linee guida strategiche fondamentali dell’Unione Europea.
Quali sono i fondi diretti?
Tra i fondi diretti troviamo i “Programmi comunitari” conosciuti attraverso i loro acronimi – Horizon 2020, COSME, Europa Creativa, Erasmus + -, i quali hanno come obiettivo il finanziamento di progetti in diversi settori (ambiente, ricerca e sviluppo tecnologico, innovazione, cultura, formazione, ecc.).
Inoltre secondo quanto indicato nella sezione Accesso e Finanziamenti dell’Unione Europea, le imprese europee di qualsiasi dimensione e settore hanno la possibilità di accedere a prestiti, microfinanziamenti, garanzie e capitale di rischio. In questo caso, la decisione è presa dagli istituti finanziari locali (banche, investitori in capitale di rischio o business angel), i quali attraverso il sostegno dell’UE possono concedere dei finanziamenti aggiuntivi.
Quali sono i fondi indiretti?
I fondi indiretti sono quelli gestiti dalle autorità di gestione nazionali e regionali, fra questi troviamo i Fondi Strutturali e di Investimento europei (SIE) che hanno come obiettivo la riduzione delle disparità di sviluppo tra le diverse regioni europee.
I fondi a gestione indiretta sono composti essenzialmente dai Fondi strutturali e d’investimento.

Quali sono i fondi adatti al mio progetto?
La domanda in questo caso sorge spontanea, ovvero come faccio a scegliere il fondo più adatto alla realizzazione del mio progetto?
La risposta non è sempre semplice, infatti i fattori da prendere in considerazione sono diversi e devono essere analizzati di volta in volta. Prima di tutto partiamo sempre dall’idea progettuale, quindi dal grado di innovazione della proposta rispetto allo stato dell’arte e alle soluzioni già esistenti.
Una volta “classificata” l’idea progettuale secondo il grado di innovazione dirompente, dovrò considerare altri fattori: dimensione ed esperienza dell’azienda nel settore, impatto dell’innovazione ovvero impatto regionale, nazionale ed europeo, necessità e capacità di collaborare con altri player a livello europeo, tipologia di investimento necessario.
A seconda delle risposte a queste domande mi orienterò verso dei fondi diretti (nel caso in cui ad esempio si tratta di una soluzione veramente disruptive e con alto impatto europeo) oppure verso fondi indiretti.
Non è sempre facile determinare questa scelta, personalmente si tratta di una fase di comprensione e orientamento, costruita sulla base della mia esperienza lavorativa e capacità di realizzare il match giusto fra “progetto innovativo” e fondi a disposizione.

Come viene sviluppato il progetto?
Una volta individuati i fondi a disposizione, ovvero dopo aver capito se il mio progetto deve orientarsi verso dei fondi diretti o indiretti, procederò alla ricerca del bando che potrebbe essere adatto alla mia proposta.
Mi indirizzerò pertanto nella ricerca sulle piattaforme dove vengono pubblicati i bandi periodicamente, di cui abbiamo già parlato qui.
Trovato il bando adatto seguirò i seguenti step:
- Lettura attenta della base giuridica che istituisce un determinato programma di finanziamento, dove vengono evidenziati: obiettivo del programma, durata, budget, settori d’azione che potranno essere finanziati e destinatari dei finanziamenti.
- L’invito a presentare proposte, ovvero il bando vero e proprio, che contiene informazioni in merito al bilancio disponibile, la durata del progetto, i criteri di ammissibilità e di selezione, il termine per la presentazione delle domande. Qui troverò informazioni sulle modalità di presentazione delle domande; la procedura di selezione delle proposte; le condizioni finanziarie della sovvenzione; i criteri di valutazione delle proposte progettuali; le categorie di spesa ammissibili; le modalità di pagamento.
- Preparazione delle proposte: in questa fase il mio progetto risponde a tutti i requisiti richiesti dal bando e preparo la documentazione necessaria per richiedere il finanziamento.
Dovrò pertanto dimostrare che il mio progetto raggiunge gli obiettivi richiesti dal bando; che risponde ai requisiti di transnazionalità per i fondi diretti (i progetti devono dimostrare un chiaro interesse europeo e coinvolgere organizzazioni diverse di almeno 3 stati membri); che sono in grado di sostenere la quota di cofinanziamento (in linea di massima solo le organizzazioni non governative e le università ricevono un finanziamento pari al 100% delle spese ammissibili, per quanto riguarda le aziende i finanziamenti variano generalmente dal 50-70% delle spese ammissibili, per cui dovrò dimostrare la capacità da parte dell’organizzazione richiedente e di eventuali partner di coprire tali spese); la non retroattività: la sovvenzione non può essere concessa per finanziare attività svolte, anche se parzialmente, prima della presentazione del progetto o della sua approvazione (a seconda di quanto specificato nel bando); l’assenza di profitto, ovvero il progetto non può essere fonte di profitto per le organizzazioni beneficiarie; la non cumulabilità, ovvero lo stesso progetto o parti di esso non possono essere sostenuti da due o più sovvenzioni comunitarie.
Il progetto avrà quindi un obiettivo generale che risponderà a una o più sfide europee specifiche, raggiungendo obiettivi specifici (OS) rilevanti, concreti e raggiungibili. La verifica del raggiungimento di tali OS avverrà attraverso risultati tangibili e misurabili.
Qualora per la presentazione del progetto fosse obbligatorio definire una partnership (questo avviene per quasi tutti i fondi diretti e a volte anche per qualche fondo indiretto), ci sono alcuni elementi da considerare:
Per i fondi europei diretti generalmente è la partecipazione di partner provenienti da almeno tre Stati membri distinti. Naturalmente è importante verificare il bando in oggetto di volta in volta, dato che i parametri possono cambiare. Per quanto riguarda i fondi indiretti la partnership è richiesta ad esempio nei progetti di collaborazione tra imprese (progetti di rete d’imprese o progetti di rete innovativi).
Qualora si dovesse dimostrare il valore aggiunto europeo (esempio nei fondi diretti), si dovrà esplicitare la capacità del progetto di facilitare la cooperazione tra Stati membri; l’effettiva collaborazione multilaterale; la capacità di raggiungere obiettivi e risultati più efficacemente a livello europeo che non a livello nazionale. L’impatto positivo generato nella sua dimensione transnazionale è un fattore molto rilevante, pertanto nell’elaborazione della proposta è fondamentale evidenziare il valore europeo del progetto mediante approcci comparativi (ex. buone pratiche, azioni di mobilità, etc.).
Durante la preparazione della proposta dobbiamo prestare molta attenzione a rispettare i criteri di ammissibilità, perché questa sarà la prima verifica a cui sarà sottoposto il progetto. La proposta dovrà quindi rispettare i criteri di eleggibilità rispetto ai beneficiari (tipologia di organizzazione, provenienza geografica, composizione dell’eventuale partenariato); la durata del progetto (data di inizio e durata massima del progetto); il budget, ovvero l’importo minimo e massimo ammissibile. Dovrò prestare particolare attenzione anche ad eventuali allegati da includere.

Un punto che richiede sempre molta attenzione e che va verificato è la dimensione aziendale, considerando eventuali collegate o controllanti. A tal fine è utile consultare la “Guida dell’utente alla definizione di PMI” emessa dalla Commissione Europea.
Nella preparazione della proposta va inclusa anche la parte di disseminazione e comunicazione dei risultati per dare visibilità al progetto (puoi trovare il mio servizio qui). Tale attività dovrà essere efficace al raggiungimento di ogni risultato; ricorrente durante tutta la realizzazione del progetto; mirata e pensata per i diversi gruppi target e stakeholder; pianificata con la realizzazione di un piano ad hoc da elaborare una volta che il progetto è stato approvato.
Qualora il progetto venisse approvato riceverò una notifica ufficiale da parte dell’ente erogatore, con la richiesta eventuale di firma del contratto di sovvenzione dove saranno riportati gli obiettivi e risultati da raggiungere esplicitati nel progetto, piano delle attività, deliverable e milestone, budget da rispettare.
A seconda della tipologia di bando è possibile ricevere un anticipo (pre-finanziamento) e poi i successivi finanziamenti a stato avanzamento lavori (SAL).
Nel caso in cui ci fosse un partenariato, il coordinatore riceverà le quote di finanziamento da redistribuire ai partner a seconda dell’impegno e attività da svolgere, come esplicitato nella proposta presentata.