GUIDE UTILI

BANDI NAZIONALI

BANDI NAZIONALI

 

In questa guida provo a dare dei consigli sui bandi nazionali a disposizione (fondi indiretti) con un particolare focus ai programmi specifici che seguo. I bandi che vedremo di seguito sono quelli gestiti dalle autorità nazionali, in questo caso ho analizzato quelli gestiti dalle autorità nazionali italiane. Ovviamente ogni Stato Membro pubblica bandi specifici a fondo indiretto per far fronte alle esigenze specifiche del proprio Paese. 

Nonostante questi bandi siano diversi da paese a paese, tutti sono allineati con le politiche e le strategie europee come vedremo di seguito. Naturalmente il mio consiglio è quello di capire in primis in che Paese voglio fare il mio investimento, ovvero in quale Paese è situata la mia azienda o dove vorrei iniziare un’attività imprenditoriale. 

Come abbiamo già visto qui, per i bandi nazionali i siti a cui fare riferimento sono quelli governativi e ministeriali: ad esempio il sito del MISE, Ministero dello Sviluppo Economico -, il sito di Invitalia, Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A., è una società per azioni italiana partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia.

I PON – Programmi Operativi Nazionali

L’Accordo di partenariato definisce la strategia e le priorità dell’Italia, oltre all’impiego dei Fondi al fine di perseguire la strategia dell’Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. I PON (Programmi Operativi Nazionali) contribuiscono al raggiungimento dei risultati attesi previsti nell’ambito degli obiettivi tematici (esempio scuola, occupazione, inclusione, governance, ricerca e innovazione, imprese e competitività, etc.).

Di seguito analizzeremo i PON Ricerca e Innovazione e PON Imprese e Competitività.

Finanziamenti

Il Programma PON Ricerca e Innovazione 2014-2020

Il PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 è in linea con la Smart Specialisation Strategy nazionale e regionale, col Programma Nazionale per le Infrastrutture di Ricerca e con la strategia europea Horizon 2020.

Gli ambiti applicativi sono 12 e comprendono: aerospazio; agrifood; blue growth; chimica verd; design, creatività e made in Italy; energia; fabbrica intelligente; mobilità sostenibile; salute; smart, secure and inclusive communities; tecnologie per gli ambienti di vita; tecnologie per il patrimonio culturale.

Gli obiettivi tematici sono: ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione; istruzione e formazione; capacità istituzionale e amministrativa. Il Programma ha competenza sulle regioni in transizione (Abruzzo, Molise e Sardegna) e in ritardo di sviluppo (Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia). Gli assi prioritari sono 4: investimenti in capitale umano (dottorati di ricerca innovativi, mobilità, attrazione ricercatori); progetti tematici (infrastrutture di ricerca, cluster tecnologici, progetti di ricerca su tecnologie abilitanti – KET’S); supporto strumentale alle attività di ricerca e sviluppo (open data, social PA e governance); assistenza tecnica.

Il Programma PON Imprese e Competitività 2014-2020

Il PON Imprese e Competitività 2014-2020 ha come obiettivo portare il peso relativo al settore manifatturiero sul PIL europeo dal 15,6% al 20% entro il 2020. Gli obiettivi tematici sono: rafforzamento della ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione; promozione della competitività delle PMI; transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.

Il PON Imprese e Competitività 2014-2020 ha messo a disposizione 440,1 milioni di euro per sostenere progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale nei settori applicativi della Strategia nazionale di specializzazione intelligente con il Bando Fabbrica intelligente, Agrifood e Scienze della vita, con un mix di finanziamenti a tasso agevolato e contributi a fondo perduto.

Per sostenere la nascita e lo sviluppo di start up innovative, il Pon Imprese e Competitività rende disponibili 45,5 milioni di euro per gli interventi Smart & Start Italia con finanziamenti a tasso agevolato e contributi a fondo perduto che variano a seconda dei casi (ex. posizionamento geografico della start up, composizione giovanile e femminile del team, etc.).

Inoltre, il PON Imprese e Competitività ha destinato 300 milioni di euro di risorse per i Contratti di sviluppo, con la seguente ripartizione:

Di seguito approfondiremo tra questi strumenti il Bando Smart&Start per le start up innovative.

Il Bando Smart&Start per le start up innovative

Smart&Start Italia finanzia le startup innovative costituite da non più di 60 mesi e iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese. Chi può chiedere un finanziamento:

  • startup innovative di piccola dimensione, costituite da non più di 60 mesi
  • team di persone fisiche che vogliono costituire una startup innovativa in Italia, anche se residenti all’estero, o cittadini stranieri in possesso dello “startup Visa”
  • imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede sul territorio italiano

I requisiti che qualificano un’impresa come “startup innovativa” sono indicati all’art. 25 del D.L. 179/2012. Per approfondimenti sui requisiti consultare il sito startup.registroimprese.it

Attività finanziabili

Programmi d’investimento e costi d’esercizio realizzati e sostenuti nell’ambito di piani d’impresa: caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo, e/o mirati allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, e/o finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata. 

Costi ammissibili

I Progetti devono prevedere programmi di spesa, di importo compreso tra 100 mila e 1,5 milioni di euro, per beni di investimento e/o per costi di gestione. Tra le principali voci di spesa ammissibili: – per gli investimenti: impianti, macchinari e attrezzature tecnologiche; componenti HW e SW; brevetti, licenze, know-how; consulenze specialistiche tecnologiche; – per la gestione: personale dipendente e collaboratori; licenze e diritti per titoli di proprietà industriale; servizi di accelerazione; canoni di leasing; interessi su finanziamenti esterni. Le spese devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda ed entro i 24 mesi successivi. 

Finanziamento

Smart&Start Italia offre un finanziamento a tasso zero, senza alcuna garanzia, a copertura dell’80% delle spese ammissibili.

Questa percentuale può salire al 90% se la startup è costituita interamente da donne e/o da giovani sotto i 36 anni, oppure se tra i soci è presente un esperto col titolo di dottore di ricerca italiano (o equivalente) che lavora all’estero e vuole rientrare in Italia.

Le startup con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia possono godere di un contributo a fondo perduto pari al 30% del mutuo e restituire così solo il 70% del finanziamento ricevuto.

Il finanziamento va restituito in 10 anni a partire dal 12° mese successivo all’ultima quota di finanziamento ricevuto. 

Scadenze

A sportello, fino ad esaurimento fondi.

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